Contrassegno europeo per disabili: nasce la banca dati CUDE

 

Il Codice della Strada prevede varie forme di tutela a favore di persone soggette a disabilità, con l'obiettivo di eliminare tutte quelle barriere architettoniche e ostacoli che limitano o ostacolo la libera fruizione della strada, prevedendo al tempo stesso, numerose agevolazioni.

Infatti, il c.d.s. prevede la possibilità a chi si trova in una condizione oggettiva di "svantaggio" di richiedere al proprio Comune di residenza il rilascio di una autorizzazione per fruire di strutture di sosta e ulteriori facilitazioni per la circolazione La titolarità dell’autorizzazione è resa nota mediante un apposito contrassegno, conforme alle norme europee, che assume il nome di Contrassegno unificato disabili europeo, meglio conosciuto come Cude. Quest'ultimo: è rilasciato previo specifico accertamento sanitario: dura cinque anni; viene rinnovato con la presentazione di un certificato medico che confermi il persistere dell’invalidità; è strettamente personale; deve essere esposto in originale in modo ben visibile sul parabrezza anteriore del veicolo al servizio del disabile, anche se il mezzo non è a lui intestato; può essere richiesto anche da chi si trovi in condizioni di disabilità temporanea, suscettibile di completa regressione nel tempo, tuttavia, in questi casi, la validità è più limitata.

Il Cude è riconosciuto in tutti i Paesi UE, purché abbia formato e contenga le informazioni richiesti dalla normativa europea, e prevede che il Il titolare del contrassegno può essere alternativamente alla guida del veicolo o essere semplicemente trasportato. In teoria potrebbe anche non essere a bordo, a condizione che si dia prova che in quel momento il veicolo sia effettivamente al suo servizio. Inoltre, il titolare può registrare due targhe ma solo la prima di quelle indicate è abilitata dalla Motorizzazione per il contrassegno.

Dal mese di maggio 2022 la piattaforma è stata avviata in via sperimentale in alcuni Comuni. Essa, però, non determina la smaterializzazione del contrassegno, che continua ad essere rilasciato dalle singole amministrazioni in formato cartaceo e che deve essere comunque esposto in modo visibile sul veicolo al servizio del disabile. All'aggiornamento della piattaforma provvede, per via telematica mediante collegamento diretto alla Motorizzazione civile, il Comune in cui ha residenza il disabile e che gestisce il Cude.

 

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